Il giorno 30 novembre
per l’Officina dell’Arte sarà un giorno speciale: verrà presentato il libro di
Duilio Aurini, socio fondatore dell’Officina dell’Arte e Dirigente Aziendale in
cerca di Saggezza!
Ma chi è Duilio?
Duilio Aurini è alla
sua prima pubblicazione In lingua Italiana.
E’ l’unico ad
affermare che verrà tradotto in dodici lingue, fra cui Ascolano e Piacentino!
Non abbiamo motivi
per non credergli, sappiamo che i miracoli avvengono solo attraverso la fede!
La volontà terrena lo
ha trasformato da Pastorello a Panettiere a Dirigente Aziendale, è in cerca
adesso della forza spirituale per aiutare gli altri!
La “sua confessione
pubblica”: L’ARCANO RACCONTA, vuole rompere un diaframma che ostacola una
comunicazione evolutiva per se e per gli altri; progetto ambizioso ma reale!
Questo vuole essere
il primo passo!
Duilio(il
Passato) Principe Canaglia(il Presente) Aurilio(il Futuro)
La copertina del libro di Aurini, con un'incisione di Bruno Missieri |
Il Dott.
Carlo Bozzelli, Fondatore dell’Accademia dei Tarocchi, di cui è docente, e
Presidente dell’Associazione Tarologi Italiani, autore del testo “Il codice dei Tarocchi-Rivelazione di
un’intelligenza millenaria” scrive la prefazione del libro di Duilio:
L'operoso
mezzadro, schiavo e padrone, impugnando l'immemore clava, attraversa zelante la
plumbea, tecnologica quotidianità. Ogni perché, raramente indagato, si nasconde
nell’apparente linearità dell'azione che scorre. Così, dimentico di
sé e dei propri talenti,
quale astuto mercante baratta l'eterno, senza tregua né pace. Quando, nel
fragoroso volgere della ruota, una più flebile voce si ode, principia un nuovo
interrogarsi. Un cammino si para dinanzi e, ignorando la certezza del successo
finale, si avvia didentro.
Lungo il sentiero, bestie feroci, in agguato, sgomentano e scoraggiano. Pii negozianti,
nodosi armigeri, impavidi braccianti, avidi devoti si affollano nelle tappe
degli incontri. D’uomo in
uomo la prospettiva cambia: chi sono, costoro? Non gli è più possibile crederli
distinti perché lo specchio non tradisce, riportando fedele il riflesso. Ogni
essere diviene un frammento, e la totalità esprime il suo miglior affresco. E così, ormai giovane guerriero,
a volte indietreggia, talvolta combatte, ogni tanto, gli pare, soccombe.
Eppure, nel momento dell’affanno,
in soccorso giunge il segno che, nello stupore, rivela il comune Creatore.
Gentilmente e ruvidamente, tenacemente,
apprende. Apre gli occhi al destino e, in ogni principio, intravede la trama dell'ordito. Passo dopo
passo la sua orma gli si svela come impronta e, volgendo lo sguardo oltre le
spalle, impara a leggere l’avvenire
nel passato, da sempre, in divenire. Avanza così, e il mondo tutto cambia,
senza variare che l’occhio
che scruta. La logica, severa padrona, giace ebbra col caso e, dal dileggiato
tono della coincidenza, nasce l'incantato arcobaleno della sincronicità. Il tempo, passato tiranno
beffardo, insaziabile divoratore di buone intenzioni, palesa l'intrinseca, mai
evidente, circolarità. L’attimo diviene corrente e, la
scoperta del senso, crea l’opportunità. La saggezza è finalmente visione e, il rinato sacerdote, concilia l’antico dubbio con la novella, cosciente,
attenta percezione. Ecco che, dietro la dolente materia, appare festoso il
sorriso dell'unica realtà.
Quale fuoco che arde, divampa impellente dell'operare l'urgenza, temperata e
costante. La brocca, a suo tempo colmata, è ora dolcemente versata. Nel cammino
intrapreso, solitario e scosceso, la vetta troneggia perenne, indiscussa e, nella certa
speranza di gioiosa accoglienza, l'isola bianca lo attende. Quando, tra tuffi e
dirupi, tra scogli e scarpate, due occhi nel buio egli scorge, l'atavica clava
di un tempo diviene verga leggiadra e, nel modo che meglio lo aggrada, dopo
lungo silenzio, apre ad altri la strada. Inizia così la più viva preghiera e,
col ginocchio piegato, il servitore è, infine, al mondo donato.
Grazie
Duilio, da sempre viandante, compagno di viaggio, leale amico fedele a te
stesso.
A cornice di questo evento troverete anche la
mostra di Umberto Giovannini con le sue xilografie a colori "I tarocchi di
Sigismondo".
Vi aspettiamo dunque sabato 30 novembre alle 17,30.