domenica 17 novembre 2013

Un presentazione importante: l'Arcano Racconta


Il giorno 30 novembre per l’Officina dell’Arte sarà un giorno speciale: verrà presentato il libro di Duilio Aurini, socio fondatore dell’Officina dell’Arte e Dirigente Aziendale in cerca di Saggezza!

Ma chi è Duilio?

Duilio Aurini è alla sua prima pubblicazione In lingua Italiana.
E’ l’unico ad affermare che verrà tradotto in dodici lingue, fra cui Ascolano e Piacentino!
Non abbiamo motivi per non credergli, sappiamo che i miracoli avvengono solo attraverso la fede!
La volontà terrena lo ha trasformato da Pastorello a Panettiere a Dirigente Aziendale, è in cerca adesso della forza spirituale per aiutare gli altri!
La “sua confessione pubblica”: L’ARCANO RACCONTA,  vuole rompere un diaframma che ostacola una comunicazione evolutiva per se e per gli altri; progetto ambizioso ma reale!
Questo vuole essere il primo passo!
Duilio(il Passato) Principe Canaglia(il Presente) Aurilio(il Futuro)


La copertina del libro di Aurini, con un'incisione di Bruno Missieri


Il Dott. Carlo Bozzelli, Fondatore dell’Accademia dei Tarocchi, di cui è docente, e Presidente dell’Associazione Tarologi Italiani, autore del testo “Il codice dei Tarocchi-Rivelazione di un’intelligenza millenaria” scrive la prefazione del libro di Duilio:

L'operoso mezzadro, schiavo e padrone, impugnando l'immemore clava, attraversa zelante la plumbea, tecnologica quotidianità. Ogni perché, raramente indagato, si nasconde nellapparente linearità dell'azione che scorre. Così, dimentico di sé e dei propri talenti, quale astuto mercante baratta l'eterno, senza tregua né pace. Quando, nel fragoroso volgere della ruota, una più flebile voce si ode, principia un nuovo interrogarsi. Un cammino si para dinanzi e, ignorando la certezza del successo finale, si avvia didentro. Lungo il sentiero, bestie feroci, in agguato, sgomentano e scoraggiano. Pii negozianti, nodosi armigeri, impavidi braccianti, avidi devoti si affollano nelle tappe degli incontri. Duomo in uomo la prospettiva cambia: chi sono, costoro? Non gli è più possibile crederli distinti perché lo specchio non tradisce, riportando fedele il riflesso. Ogni essere diviene un frammento, e la totalità esprime il suo miglior affresco. E così, ormai giovane guerriero, a volte indietreggia, talvolta combatte, ogni tanto, gli pare, soccombe. Eppure, nel momento dellaffanno, in soccorso giunge il segno che, nello stupore, rivela il comune Creatore. Gentilmente e ruvidamente, tenacemente, apprende. Apre gli occhi al destino e, in ogni principio, intravede la trama dell'ordito. Passo dopo passo la sua orma gli si svela come impronta e, volgendo lo sguardo oltre le spalle, impara a leggere lavvenire nel passato, da sempre, in divenire. Avanza così, e il mondo tutto cambia, senza variare che locchio che scruta. La logica, severa padrona, giace ebbra col caso e, dal dileggiato tono della coincidenza, nasce l'incantato arcobaleno della sincronicità. Il tempo, passato tiranno beffardo, insaziabile divoratore di buone intenzioni, palesa l'intrinseca, mai evidente, circolarità. Lattimo diviene corrente e, la scoperta del  senso, crea lopportunità. La saggezza è finalmente visione e, il rinato sacerdote, concilia lantico dubbio con la novella, cosciente, attenta percezione. Ecco che, dietro la dolente materia, appare festoso il sorriso dell'unica realtà. Quale fuoco che arde, divampa impellente dell'operare l'urgenza, temperata e costante. La brocca, a suo tempo colmata, è ora dolcemente versata. Nel cammino intrapreso, solitario e scosceso, la vetta troneggia perenne, indiscussa e, nella certa speranza di gioiosa accoglienza, l'isola bianca lo attende. Quando, tra tuffi e dirupi, tra scogli e scarpate, due occhi nel buio egli scorge, l'atavica clava di un tempo diviene verga leggiadra e, nel modo che meglio lo aggrada, dopo lungo silenzio, apre ad altri la strada. Inizia così la più viva preghiera e, col ginocchio piegato, il servitore è, infine, al mondo donato.
Grazie Duilio, da sempre viandante, compagno di viaggio, leale amico fedele a te stesso.

A cornice di questo evento troverete anche la mostra di Umberto Giovannini con le sue xilografie a colori "I tarocchi di Sigismondo".



 
Giovannini, La Papessa
Vi aspettiamo dunque sabato 30 novembre alle 17,30.