“Quando si vuole conservare un istante c’è sempre il contributo del caso a rendere il tempo più prezioso”
Sostanzialmente
l’Associazione Culturale Officina dell’Arte è nata grazie alla
saggezza contenuta nella riflessione d’apertura di questa breve nota.
Il
gruppo dei Soci fondatori è stato scelto dalla preziosa sedimentazione del
caso.
Dopo la determinazione di Beppe di chiudere Bottega, man mano che
la confidenza fatta a pochi si andava a concretizzare, il comune sentire
degli Artisti e non solo, diceva:
“Non deve essere disperso il tesoro che
l’Attività di Beppe Arti ha rappresentato per Piacenza…”
Gli
artisti della città, o passati in Piacenza negli ultimi quarant’anni nel suo Laboratorio
sono stati permeati presto o tardi dalla
sua simpatia e ironia.
La
sua Bottega era un fondamentale punto d’incontro per chi condivideva l’esigenza
di trovare attraverso l’arte, l’ uomo.
Questo
“spirito guida” ha sostanzialmente fatto da catalizzatore per definire
l’indirizzo che si vuole dare alla nuova Associazione Officina
dell’Arte
creata intorno
alla sua attività e alle sue amicizie.
L’auspicio
rimane quello di caratterizzare un punto d’incontro per scambiarsi l’energia
positiva che l’arte rappresenta.
Sono
davvero scomparse nel tempo le iniziative che definiscono come obiettivo
primario il comune sentire dell’uomo artista che auspica la promozione della
conoscenza e vuol nutrire l’esigenza della bellezza che ogni individuo coltiva
più o meno consapevolmente.
Magari
saranno in tanti che riscontreranno in queste esternazioni un eccesso di moto
ideale, un volteggiare nel mondo dei sogni, ma vogliamo almeno sensibilizzare
quanti desiderano un’inversione di rotta, quelli che sono inconsapevolmente in
attesa che ci sia un primo passo.
Ecco
quindi che l’Officina dell’Arte nasce per incidere il primo passo e
tracciare un lungo cammino.
Verrà
il tempo dei programmi e delle ufficializzazioni, per il momento speriamo che
oltre all’entusiasmo dei fondatori ci possa essere condivisione e rispetto per
l’audacia.
L’Officina dell’Arte si esprime attraverso i
suoi programmi espositivi documentando ciò che è già avvenuto, cercando di
segnalare le presenze artistiche consolidate e quelle emergenti. La galleria
non sarà di tendenza ma privilegerà l’unico carattere utile: la qualità
La
galleria sarà nella sede della vecchia corniceria di via Alberoni 14, Piacenza.
L’Officina dell’Arte, oltre che dare avvio ad un
nutrito programma di esposizioni, svilupperà altri strumenti di dialogo con
l’arte e gli artisti promuovendo e attuando corsi di base e corsi di approfondimento su linguaggi, tendenze,
personaggi, argomenti.
L’Officina dell’Arte sarà una presenza
piacentina calata nella cultura
della Città aprendosi liberamente ad artisti senza distinzione geografica o di
linguaggio; a tale proposito, si
doterà di un sito e di un blog continuamente aggiornati. Attraverso questi strumenti si solleciteranno
sia i rapporti con gli iscritti alla Associazione che la critica
dell’arte contemporanea da troppo tempo assente nella nostra Città.
L’Officina dell’Arte cerca il dialogo con le
analoghe presenze già esistenti a
Piacenza ed auspica un rapporto con le istituzioni amministrative culturali e
politiche del territorio.
L’Officina dell’Arte in questa fase iniziale si
è finanziata attraverso l’impegno diretto dei soci fondatori e cerca amici-soci
che possano condividere gli ideali e i programmi.
Primo
gesto espositivo sarà la mostra dedicata a Giancarlo Braghieri, pittore e
incisore, amico indimenticato. L’esposizione sarà formata da disegni, incisioni e dipinti.
Il
Consiglio direttivo della Associazione
Officina dell’Arte è composto dal Presidente Giuseppe Parlatore e da altri otto soci fondatori: Duilio
Aurini, Simonetta Bricchi,
Annamaria Ferrari, Dino Maccini, Bruno Missieri, Gabriella Pezzoni,
Carlo Pronti, Sandra Vukelic.